IV. Come le essenze floreali agiscono
Possiamo dire che i fiori che Bach usava provengono come dice lui da piante di ordine superiore, ciascuna delle quali ha dentro di sé un preciso concetto spirituale o la cui energia vibra secondo una sequenza spirituale.
Ciascuno di questi concetti spirituali del mondo vegetale corrisponde a un determinato concetto spirituale dell’uomo. C’è una frequenza vibratoria nel campo energetico che nell’anima dell’uomo si traduce nei 38 concetti spirituali che sono tutti presenti nei fiori che Bach ha trovato e usato come potenziali energetici.
Sono scintille divine utili in un determinato potenziale energetico umano sordo al conflitto fra aspirazione dell’animo e bisogni dell’anima appunto.
Per questo è importante capire la frequenza vibratoria distorta e agire armonicamente nel campo energetico. Questo rallenta la distorsione e influenza tutto il campo energetico dell’uomo che ne pregiudica lo stato d’animo globale. Si arriva, per usare proprio le parole del dottor Bach a “uno stato d’animo con umore negativo”.
Secondo questa teoria, l’essenza dei fiori di Bach vibra alla stessa frequenza energetica armonica che avrebbe avuto il suo corrispondente concetto spirituale se non fosse stato disarmonicamente distorto, rallentato.
L’essenza si mette in contatto con questo concetto spirituale umano e con la frequenza armonica porta all’armonia attraverso una risonanza liberatoria. Un simile procedimento può avvenire anche quando facciamo cromoterapia o musicoterapia.
In altri termini possiamo dire che l’essenza è una sorta di catalizzatore e ripristina in questo punto il contatto tra anima e personalità. Grazie a questa interazione l’anima riesce a farsi nuovamente sentire lì, dove dominavano disarmonia e distorsione. Rifluisce nuovamente la vita o come dice Bach se l’uomo non era più integralmente se stesso, l’integrità è recuperata.
Vedete che comunque tutto discorso tratta di un approccio completamente diverso alla cura. E’ un nuovo il metodo che lui usa.
