Emozioni significato e teorie che le riguardano.

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.

In termini evolutivi,  la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione immediata dell’individuo per sopravvivere.

Questa reazione  non utilizza processi cognitivi ed elaborazione cosciente è essenzialmente impulso ad agire.

Le emozioni si possono  organizzare in grandi famiglie:, amore, sorpresa, vergogna.collera, tristezza, paura, gioia

amoresorpresa                              vergogna

Sono reazioni biologicamente organiche.  Si realizzano attraverso la cultura, l’elaborazione simbolica, il linguaggio e la coscienza si esteriorizzano in passioni, affetti sentimenti.L’emozione è un punto di incontro tra corpo e mente e non è mai neutra è sempre piacevole o spiacevole.

Lo sviluppo emotivo non può secondo le nuove teorie svincolarsi dallo sviluppo sociale e cognitivo.

Le emozioni  si manifestano fin dalla nascita. espressione-delle-emozioni

Sarà la qualità della relazione tra il bambino e chi si prende cura di lui a che permetterà la loro espressione in pensiero armonico.
amore-materno

rabbia            emozioni4                                     tristezza

paura                                      emozione-di-gioia

Ci sono varie teorie sulle emozioni e ne illustrerò alcune.

 La teoria di James-Lange sostiene che un avvenimento emotivo provoca direttamente una attivazione fisiologica a livello periferico.  

Ciò si manifesta con una serie di reazioni periferiche quali tremore, sudorazione, aumento del battito cardiaco.

Si possono constatare anche contrazione della muscolatura liscia viscerale e contrazioni muscolari in varie parti del corpo.

Se volessimo fare un esempio citeremmo  lo stringere i pugni o le modifiche dell’espressione facciale indotte dai muscoli mimici.

L’individuo percepisce questa attivazione periferica (feedback) e questo dà luogo all’emozione.

Secondo James-Lange, noi sperimentiamo un’emozione in risposta a cambiamenti fisiologici del nostro corpo.

Noi non piangiamo o ridiamo perché siamo tristi o contenti.  Ci sentiamo tristi o contenti perché piangiamo o ridiamo.

In altri termini i nostri sistemi sensoriali inviano informazioni al cervello sulla nostra situazione corrente.

Come risultato, il cervello invia segnali al corpo.  Ci saranno cambiamenti nel tono muscolare, nel battito cardiaco e così via.  Secondo questa teoria i cambiamenti fisiologici sono l’emozione, e se essi vengono rimossi, l’emozione svanirà con essi.

Secondo la teoria di Cannon-Bard, l’esperienza emotiva si verifica indipendentemente dall’espressione emotiva.

Fu osservato che dopo la resezione spinale su animali e su uomini, la capacità di provare emozioni non diminuiva affatto.

emozioni animaliLe emozioni vengono quindi prodotte quando i segnali raggiungono il talamo. Ciò può avvenire sia direttamente dai recettori sensoriali, sia discendendo da afferenze corticali.

In altri termini il carattere delle emozioni è determinato dal modello di attivazione del talamo.

Damasio nega la dicotomia emozione-ragione.

Per lui la ragione è guidata dalla valutazione emotiva delle conseguenze dell’azione, l’emozione ha la proprietà di influenzare i processi decisionali.

La vita mentale si realizzerebbe attraverso il meccanismo dell’utilizzazione di informazioni derivanti dalle strutture nervose preposte.

Esse elaborerebbero le risposte affettivo-emotive  in relazione con i contenuti della memoria, che riemergono nel momento dell’esperienza.

Per descrivere il legame esistente tra mentale e somatico, Damasio introduce il concetto di ‘marcatore somatico’.

Tipica, per es., la risposta cardiovascolare a un evento emotivamente coinvolgente con  tachicardia, elevazione dei valori pressori e sintomi disfunzionali riferibili anche ad altri apparati.

Egli sostiene che nel corso di un’emozione sono presenti attivazioni intercorrenti tra diverse regioni cerebrali sia attraverso la via ematica sia attraverso quella neurale. 

Damasio individua nell’area della corteccia frontale la funzione di mediare gli aspetti emotivi e cognitivi del comportamento.

Ulteriori ricerche confermano che la coloritura emotiva propria di una decisione allo stato nascente si pone in relazione con le memorie emotive relative a pregresse esperienze.

Il neurobiologo francese Joseph LeDoux si è attivamente interessato ai rapporti tra struttura cerebrale ed eventi emozionali.  

Per lui l’emozione “può essere definita come il processo attraverso cui il cervello determina o computa il valore di uno stimolo.”

Può  essere ritenuta come uno stato mentale accompagnato a variazioni fisiologiche dell’organismo conseguenti ad attivazione del sistema nervoso autonomo.

Tale situazione dà luogo a manifestazioni somatiche tipiche di ogni stato emozionale.

Darwin sosteneva che la mimica delle espressioni non fosse acquisita tramite la cultura del proprio popolo, ma che valesse per tutti i popoli del mondo.

Molti studiosi si opposero radicalmente a questa tesi.

Recentemente la ricerca scientifica ha verificato che in effetti la tesi era in parte corretta.

Si è compreso che la mimica facciale di alcune emozioni (felicità, rabbia, tristezza, sorpresa, disgusto, paura) è effettivamente universale.

 Aggiungo che ciò accade anche se cambiano le situazioni nelle quali le emozioni si manifestano.

Quando i sistemi neurali agiscono in un animale dotato di consapevolezza, si producono sentimenti emotivi coscienti quale, per es., la paura.

Le emozioni sono occasionali, non possono essere comandate.

Sono sempre in rapporto a stimoli esterni e non è possibile esercitare alcun controllo diretto sulla risposte emotive.

Inoltre, una volta che sono state provate, divengono il movente di comportamenti futuri per dettare le soluzioni operative al ripresentarsi di emozioni della stessa classe di appartenenza.

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