Consapevolezza: la via della serenità

Troppo spesso mi imbatto in persone tristi e piene di problemi. Certo mi dico, questa è la vita. E la mia costatazione è consapevolezza. Poi ci rifletto e capisco che non è così.

Nei percorsi di ricerca interiore che hanno costellato la mia esistenza, ho compreso una verità che per me è assoluta.

Tutto quel che ci accade di bello o brutto, ha un suo significato e và letto come opportunità.

Facile dirlo difficile accettarlo. Siamo talmente abituati a cercare la fonte dei nostri malesseri al di fuori, che ormai ne siamo convinti.

Invece è ora di risvegliarci dal torpore e prendere consapevolezza che siamo noi il motivo di ciò che ci accade.

Io da convinta cattolica, sono certa che il Signore non mi abbia creato per soffrire e non mi abbia circondato di persone cattive.

Allora dov’è il bandolo della matassa? Come posso pensare che la vita sia un luogo terribile e ostile in cui regna l’ingiustizia?
Se noi siamo il prodotto dell’infinito amore di Dio, che ci ha creato a Sua immagine perchè tanta sofferenza?

Da poco sono arrivata a pensare che il nostro primo equivoco è quello che non siamo in grado di accettare.

Ma cosa si intende per accettazione? Una forma di passivo subire? No . Accettare significa non giudicare dalle apparenze ma prendere atto.

Prendere atto che le situazioni sono in un certo modo e che noi siamo degli attori che interpretano la vita. Io sono il protagonista della mia vita e gli altri mi servono per apprendere quello che devo imparare.

Togliamo via il triste valore del senso di colpa. Se succede qualcosa deve essere colpa di qualcuno. Allora c’è chi si addossa tutte le colpe e moralmente si sente un disastro e chi invece da sempre la colpa a qualcun altro.
A questo punto io mi chiedo :”  e la consapevolezza ?” Qualcuno si ricorda che esiste?  Sappiamo bene cos’è?  

Io direi che la consapevolezza è auto conoscenza. E’ la capacità di saper distinguere ciò che si è da ciò che si possiede.

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Significa capire cosa si sta vivendo e che ruolo si ricopre nella famiglia, nel lavoro, nella società. E’ una capacità che si può acquisire giorno per giorno, usando il discernimento, nella vita quotidiana.

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Ecco allora che bisogna divenire consapevoli per poter crescere ed evolvere. Dobbiamo imparare ad accettarci per quel che siamo e vedere se è possible cambiare ciò che non ci piace. Se si guarda la vita in questo modo, passiamo da vittime a protagonisti . Essere protagonisti implica responsabilità e coscienza di chi siamo e di come scegliamo di vivere. Ed ecco che, dopo l’accettazione e la consapevolezza, dobbiamo imparare il perdono. grazie al perdono del cuore trasformeremo la nostra vita in qualcosa di veramente bello.

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