Amore :desidero condividere con chi ama le tematiche della spiritualità, lo scritto che ho ricevuto dalla luce.
L’ho estrapolato dal romanzo “Viaggio nell’anima” e riguarda l’amore .
“La comprensione del significato del termine amore è un problema di difficile soluzione per voi terreni.
“L’amore è un sentimento istintivo nell’ordine stesso del Creatore, come fattore di base per la creazione dell’universo.
L’uomo però, per motivi legati al suo vivere quotidiano, lo perde di vista nella sua vera essenza.
Ecco che ha paura di amare.
Scambia l’amore per possesso, per proprietà.
Ma invece nulla ci appartiene, è un dono che la Luce Infinita di Dio ha donato e di cui potete solo avere l’uso.
Voi potete usufruire di questi doni elargiti dalla Somma Luce Divina.
Spesso però li prendete come un diritto.
Tutto è per Sua Intercessione e per Sua Volontà ed ecco che non riuscite a capire bene il valore dell’amore.
Per questo vi ripeto che voi non potete pretendere di avere, voi dovete chiedere con umiltà.
Il fatto che voi abbiate sofferto e soffriate per mancanza di amore non vi dà diritti, nessun diritto. Dio con la Sua Somma Bontà vi ridà i mezzi per poter riprovare e per poter imparare.
Imparare, questa è la chiave di tutto....L’amore è la forza che muove l’universo e ogni cosa che esiste, in forma solida o eterea.
Ricordate che non bisogna mai elemosinare amore, l’amore è uno scambio di evoluti pensieri energetici, non va cercato a tutti i costi secondo il vostro personale modo di concepirlo.
Bisogna imparare a rispettare il libero arbitrio degli altri e anche accettare che gli altri non desiderino amarvi, o non sappiano amare o che voi non sappiate percepire il loro modo di amare.
Per questo è necessario che non vi risentiate e non abbiate sentimenti di rabbia o desiderio di vendetta. Non è un tradimento, dovete imparare ad accettare anche il rifiuto senza odio né rabbia, anzi, donando pensieri d’amore nell’accettazione dell’altro.
Importante è quindi non farvi amare per forza così come voi volete.
La consapevolezza di amare è frutto dell’evoluzione verso la perfezione della Luce di Dio che può essere accolta oppure no.
È un problema di libero arbitrio e di capacità dell’anima di evolvere.
È importante inoltre che impariate la comprensione.
Essa è il rispondere ad un’azione che a voi non piace perché non sarebbe quello che voi fareste, con rispetto.
Non dico di accettare passivamente, ma di mettere in bilancia anche l’altro.
Se voi amate gli altri è per qualche cosa di indipendente da voi: è per come sono.
Non bisogna voler cambiare gli altri con violenza o rabbia, e calpestarli nel loro libero arbitrio.
Bisognerebbe che provaste a cercare di accettarli e magari con un dialogo d’amore portarli, attraverso un loro personale cammino, a comprendere anche il vostro punto di vista.
Se così non fosse il vostro non si può definire amore ma egoismo.
Amore vero genera amore: è una dolce miscela che a macchia d’olio sostituisce i vecchi modelli fatti di confusione e dubbio. Sono venuto come messaggero d’amore ma di un amore ultraterreno”.
Ogni volta che rileggo queste parole, ripenso al dolore che spesso ho provato nel corso della vita, per non essermi sentita amata come mi sarei aspettata.
Ho sofferto moltissimo per questo e questa sofferenza ha creato in me scarsa autostima.
Con gli anni e gli aiuti ricevuti dal cielo, ho maturato la convinzione che noi siamo speciali e amati da nostra Mamma celeste ,Maria, e da nostro fratello Gesù.
Per il nostro Creatore noi siamo speciali anche se con i nostri limiti e Lui ci ama con misericodia infinita.
Tale stato di cose mi ha fatto capire che l’amore è una condizione essenziale per ognuno di noi.
Sapere che sono amata a prescindere da ogni altra valutazione, ha rafforzato in me l’autostima, il desiderio di amarmi e di riamare senza giudizio.
Amore è libertà non possesso, è ascolto, apertura disponibilità e soprattutto rispetto.
“Io non vi chiamo servi ma fratelli,” ce lo dice Gesù nel Vangelo, e ci lascia liberi di scegliere sempre ciò che desideriamo fare o essere.
Questo per me è il vero amore e chi meglio di Gesù ce l’ha dimostrato?
