Alla scoperta della gemmoterapia: l’energia vitale delle piante e i suoi impieghi

La gemmoterapia è una pratica terapeutica che si basa sull’utilizzo di estratti ricavati da tessuti vegetali embrionali della pianta, gemme e germogli per la precisione.

I giovani getti delle piante contengono infatti un’elevata concentrazione di vitamine, enzimi, proteine vegetali e ormoni della crescita, che sostengono la pianta nella formazione delle cellule.

La gemmoterapia è una branca della fitoterapia che utilizza quindi solamente i tessuti embrionali delle piante e che fa ricorso al potere curativo dei loro estratti per una serie di applicazioni terapeutiche.

Le origini della gemmoterapia e la sua evoluzione

La parola “gemmoterapia” deriva dal latino “gemma” che significa per l’appunto “bocciolo”. Da questo significato possiamo comprendere il perché questa pratica si avvale delle proprietà curative delle gemme fresche delle piante giovani.

Il padre della gemmoterapia classica è stato il Prof. Georges Netien dell’Università di Lione, che negli anni ’50 introdusse in occidente questo sistema terapeutico strutturato. Fu però il medico omeopata belga Pol Henry a dedicarsi allo studio sperimentale, dapprima sulle cavie animali e successivamente sulla specie umana, degli estratti ricavati da gemme vegetali fresche.

Egli stesso definì questa procedura con il nome di “fitoembrioterapia” descrivendola come “sistema terapeutico basato sull’energia potenziale dei vegetali”. Per questo Pol Henry viene oggi considerato l’ideatore della gemmoterapia moderna, seppur le gemme siano state utilizzate in terapia da secoli (cenni di questa pratica sono stati rintracciati nei testi classici di medicina Ayurvedica e d medicina tradizionale cinese).

Il medico belga ha elaborato e pubblicato un metodo terapeutico fondato sul ragionamento analogico, trovando le conferme sul piano farmacologico e clinico, tant’è che i risultati dei suoi primi lavori apparvero negli Archives Homéopathiques de Normandie nel 1959, data in cui si diede il via definitivo all’utilizzo nella pratica della gemmoterapia.

Come affermava Pol Henry “le gemme sono energie biologiche potenziali e il gemmoderivato è un vero e proprio concentrato che racchiude in sé tutto il genio della pianta che lo produce”. Da qui sono stati stilati i quattro postulati fondamentali su cui si basa il metodo gemmoterapico moderno:

  1. La vita animale e quindi quella umana dipendono totalmente da quella vegetale;
  2. La pianta è il vegetale più potente e nella fase di fioritura, ogni anno, essa esprime il più grande accrescimento cellulare che la natura conosca;
  3. Le gemme dei vegetali sono i più indicati per disintossicare, rigenerare e curare le cellule animali;
  4. La vita stessa è espressione ed evoluzione delle dinamiche cellulari, quanto più la cellula è in fase di crescita quanto più riesce a stimolare la rigenerazione cellulare di altri tessuti.

La gemmoterapia è oggi una parte della fitoterapia ancora tuta da scoprire, ancora poco conosciuta ma sicuramente una disciplina di grande fascino e tutta da sperimentare.

Benefici e applicazioni

Abbiamo detto che la gemmoterapia è una pratica naturale che utilizza i principi curativi delle gemme, dei boccioli, e delle parti giovani di piante e fiori, anche dei fusti e delle radici delle piante purché siano in via di formazione. Questi componenti eccezionalmente attivi permettono uno straordinario accrescimento della pianta; basti pensare come una singola gemma, nell’arco di poco tempo, diventi foglia, fiore e legno.

Le parti giovani racchiudono la massima energia vitale del vegetale e sono un concentrato di vitamine, ormoni ed enzimi che stimolano la capacità di auto-guarigione del corpo umano.

Protagoniste di questo sviluppo continuo sono sostante come auxine, citochine, gibberelline ed enzimi. A differenza della pianta adulta, il bocciolo non contiene tutte quelle sostanze che invece provengono dal cosiddetto metabolismo secondario che invece vengono impiegate nella fitoterapia classica.

Dato che i principi attivi delle gemme sono solo in parte presente nei vegetali sviluppati e viceversa, possiamo dunque affermare che per diversi aspetti gemmoterapia e fitoterapia sono addirittura discipline contrapposte.

L’azione benefica di queste parti vegetali si nota in particolare sugli organi cosiddetti emuntori, fegato, polmoni, sistema linfatico, intestino ed epidermide.
Di seguito riportiamo le principali applicazioni della gemmoterapia e i benefici che apportano.

JUNIPERUS COMMUNIS

Ginepro in gemmoterapia per il benessere naturale

Ginepro in gemmoterapia: proprietà e utilizzi terapeutici

Il rimedio ricavato dal Ginepro, dalle notevoli proprietà antinfiammatorie, è l’ideale per attuare un processo di disintossicazione nel corpo. Infatti quando si è appesantiti e si hanno molte tossine nell’organismo, anche a causa di un’alimentazione sbagliata, l’ideale è intervenire stimolando la funzionalità di fegato e reni, ovvero gli organi della depurazione.

FAGUS SYLVATICA

Faggio comune

Il faggio è utilizzato nella gemmoterapia

Il rimedio ottenuto dalle gemme di faggio è indicato per combattere i gonfiori e la ritenzione idrica soprattutto se associato a questi sintomi vi sono anche problemi legati al sovrappeso. Se sono presenti edemi, soprattutto a livello di viso e gambe, l’ideale è utilizzare principi drenanti che aiutano a eliminare i liquidi in eccesso.

FICUS CARICA

Pianta del fico e gemmoterapia per il benessere naturale

Pianta del fico in gemmoterapia: benefici e utilizzi

Le gemme del fico agiscono sull’intestino,
donando sollievo agli individui che soffrono di infiammazioni intestinali, di
gastrite e in modo particolare è specifico per chi ha il colon irritabile.
Il Ficus, essendo anche un leggero ansiolitico, smorza la componente ansiosa
che intacca la mucosa intestinale e nello stesso tempo regolarizza l’apparato,
sia in caso di stipsi che negli episodi di dissenteria.

BETULA PUBESCENS EHRH

Benefici naturali della betulla in gemmoterapia

Betulla: gemmoterapia e il potere delle sue gemme”

Ricavato dai fiori della betulla questo rimedio è l’ideale per riattivare il metabolismo grazie alle sue proprietà energizzanti e dolcemente stimolanti. I principi delle gemme di betulla ottimizzano il dispendio calorico e combattono la tendenza ad ingrassare. Agiscono dolcemente anche a fronte di malfunzionamenti o rallentamenti della tiroide.

TILIA TOMENTOSA

Tiglio argentato in gemmoterapia per il benessere naturale

Tiglio argentato: proprietà curative in gemmoterapia

Il preparato derivante dai boccioli di tiglio è molto indicato per contrastare la fame nervosa e gli attacchi di fame notturni. Queste gemme hanno come beneficio il tranquillizzare la persona agendo sui recettori che regolano questo istinto, evitando così di ingurgitare calorie inutili e cibi malsani eccessivamente processati. Si consiglia la somministrazione nella tarda serata per placare la fame notturna e migliorare così anche il sonno.

RIBES NIGRUM

Benefici del ribes nero in gemmoterapia per il sistema immunitario

Ribes nero: gemmoterapia per il rafforzamento naturale

L’essenza ricavata dal ribes nero offre la migliore protezione nel campo della gemmoterapia contro virus e batteri. Questo determina il suo enorme potenziale nell’aumentare le difese immunitarie, rendendole più forti e contrastando, grazie alle sue gemme ricchissime di vitamina C, il sopraggiungere di raffreddori e allergie, in modo speciale quella da fieno e da polline. Una maggiore resistenza agli attacchi batterici e virali si può ottenere anche con una cura preventiva.

Le gemme di ribes nero, anche chiamato “cortisone vegetale” in modo particolare vengono spesso combinate con altre preparazioni naturali, in modo particolare viene sovente associato alla rosa canina. Quest’ultima per via delle sue proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie svolge in sinergia con il ribes nero la funzione di contrastare le infiammazioni croniche della pelle e la comparsa di eczemi cutanei, dando sollievo e diminuendo la sensazione di prurito e l’arrossamento dell’epidermide.

Principi attivi, gemmoderivati e macerati glicerici

Le gemme dei vegetali contengono dentro di loro tutta la forza della futura pianta; una concentrazione unica di acidi nucleici, minerali, oligoelementi, vitamine, ormoni ed enzimi, ma soprattutto di linfa.

I boccioli sono ricchi di fonti vegetali poiché nella fase di crescita avviene la massima moltiplicazione cellulare dell’intera pianta. E proprio perché sono ancora in via di sviluppo, queste parti contengono come detto principi attivi molto efficaci, in grado di essere così potenti ed utili anche nel corpo umano.

La preparazione dei gemmoderivati è inserita nel manuale delle “Preparazioni Omeopatiche” ed è riportata della Farmacopea Ufficiale.  All’interno di questo vademecum sono indicate le parti vegetali che possono essere utilizzate nella gemmoterapia: le tre G rappresentate da gemme, getti e germogli, e poi ancora radici con la loro scorza e semi.
I gemmoderivati vengono raccolti ad inizio primavera, ripuliti, triturati e infine macerati nella loro parabola di vita maggiormente balsamica.

Il materiale vegetale macera per almeno tre settimane in una miscela di alcool e glicerina, la cui quantità è decisa in modo da ottenere un prodotto finale che corrisponde a 20 volte il peso della materia prima allo stato secco. La proporzione è quella di 1/10 in modo da ottenere una diluizione dei principi attivi, simile a quella dei medicinali omeopatici.
I macerati glicerici vengono così decantati e sottoposti a filtrazione, anche per più volte.

Questi preparati, chiamati anche macerati gemmoterapici, vengono indicati dalla sigla MG1DH (Macerato Glicerico alla prima diluizione decimale) accanto al nome della pianta, rigorosamente in latino. Il flacone, realizzato in vetro scuro, messo sul mercato e pronto per l’utilizzo deve rimanere sigillato fino al suo impiego. Una volta aperta la confezione deve essere posta al riparo dalla luce e dalle fonti di calore. Il composto ha un’efficacia di circa 5 anni dalla data di preparazione.

La gemmoterapia funziona davvero?

La medicina ufficiale considera la gemmoterapia una medicina alternativa priva di efficacia scientificamente dimostrata. Ma c’è da ribadire che non ci sono stati grandi studi scientifici in materia di gemmoterapia. Tra l’altro quel poco di verifica scientifica non è stata mai fatta direttamente sull’uomo ma in vitro.

Tuttavia, sforzandoci di affrontare l’argomento con una visione oggettiva, bisogna ricordare che la struttura molecolare di alcune sostanze vegetali è simile a quella di altre molecole prodotte dall’organismo umano e questa particolarità permette ai macerati glicerici di interagire con specifici recettori all’interno dell’organismo umano.

La fondatezza scientifica di queste ipotesi a supporto dell’efficacia terapeutica della gemmoterapia rimane comunque tutta da dimostrare.

 

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